Portale della trasparenza per la gestione dei rifiuti

bidone riciclo

Questa è la sezione del sito dell’Ente dedicata al rispetto degli obblighi di trasparenza tramite siti internet previsti dall’articolo 3 del TESTO INTEGRATO IN TEMA DI TRASPARENZA (TITR) allegato alla deliberazione ARERA n. 444/2019.

Raccolta e trasporto Rifiuti

Il gestore del servizio di raccolta e trasporto rifiuti è SEI Toscana srl
Sede amministrativa: via Simone Martini 57, 53100 Siena
Sede legale: via Fontebranda 65, 53100 Siena
Telefono: 0577 1524435
 

Prenotazione servizio ritiro rifiuti ingombranti
Numero verde 800 127 484
Email: ingombranti@seitoscana.it

Reclami\segnalazioni per il servizio di trasporto e raccolta rifiuti
Email: reclami@seitoscana.it
PEC: reclami.seitoscana@legalmail.it

Sportello

L'ufficio Tributi gestisce i seguenti servizi:

  1. Attivazione del servizio
  2. Variazione o cessazione del servizio
  3. Gestione dei reclami di propria competenza, delle richieste scritte di informazioni e di rettifica degli importi addebitati
  4. Modalità e periodicità di pagamento, rateizzazione e rettifica degli importi non dovuti
  5. Richieste di riduzioni/esenzioni/agevolazioni previste dal Regolamento comunale TARI

Lo Sportello è presente dal lunedì al venerdì dalle dalle 8.00 alle 13.00 e il mercoledì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 presso la sede Comunale oppure è contattabile al numero di telefono 0566-906333 o alla mail tributi@comune.montieri.gr.it

Tariffe

La tariffa, articolata per fasce di utenza (domestiche e non domestiche), è costituita da una parte fissa ed una variabile che si riferiscono rispettivamente alle componenti essenziali del costo del servizio ed alle quantità di rifiuti raccolti e trattati. La quota fissa da attribuire alla singola utenza domestica viene determinata in base alle dimensioni dei locali assoggettati al tributo, comprensivi di pertinenze, mentre per le attività produttive è attribuita sulla base di un coefficiente relativo alla potenziale produzione di rifiuti connessa alla tipologia di attività per unità di superficie assoggettabile a tariffa secondo la classificaizone in 21 categorie tariffarie previste dal DPR 158/99.
Alla quota fissa così calcolata deve essere, poi, aggiunta la quota variabile che per le utenze domestiche è costituita da una tariffa rapportata al numero degli occupanti. Per le utenze non domestiche invece sulla base di un coefficiente relativo alla potenziale produzione di rifiuti connessa alla tipologia di attività per unità di superficie assoggettabile a tariffa secondo la classificaizone in 21 categorie tariffarie previste dal DPR 158/99.
La ripartizione dei costi fra utenze domestiche e utenze non domestiche ed inoltre la determinazione dei coefficienti da applicare viene effettuata in occasione dell'approvazione annuale delle tariffe da parte del competente organo dell’Amministrazione Comunale.

Indicazioni tecniche sul compostaggio

1. Il compostaggio domestico è una pratica che permette la biodegradazione aerobica degli scarti organici domestici ed i residui vegetali derivanti dalla manutenzione del verde di giardini ed orti. Il processo, se condotto nella maniera corretta, risulta efficace e sicuro, esente da problematiche igienico sanitarie. Il prodotto risultante è terriccio utilizzabile per piante in vaso e per ammendare il terreno agricolo.

2. Poiché il processo è di tipo aerobico, ossia necessita di ossigeno, il compostaggio deve essere praticato per mezzo di struttura che permetta l’areazione del materiale che deve essere degradato. Nelle aree urbane è ammissibile unicamente l’utilizzo di strutture chiuse con copertura mobile: compostori prefabbricati o auto costruiti (in tal caso fori e finestre di aerazione dovranno comunque impedire l’ingresso e la proliferazione di animali indesiderati). In particolare, al fine di evitare che topi o ratti possano penetrare all’interno del composter, il terreno sul quale sarà collocata l’attrezzatura dovrà essere ben spianato, sullo stesso dovrà essere stesa una rete metallica a maglie fitte (<1,5x1,5 cm) di area superiore all’ingombro della base del composter e ben accostata alla pareti dello stesso.

3. Esclusivamente al di fuori del perimetro urbano dei centri abitati (in campagna) sono ammessi, quali sistemi alternativi ed equivalenti di smaltimento della frazione organica, l’utilizzo del compostaggio in cumulo o buca, lo smaltimento per mezzo di animali da cortile o su suolo di piccole quantità a patto che tali sistemi non violino norme ambientali sanitarie o comunque possano essere causa di disagio per il vicinato.

4. Il luogo eletto per istallare il sistema di compostaggio, nonché la conduzione dello stesso, dovranno evitare ogni forma di disagio al vicinato. A tal proposito, onde prevenire possibili disturbi da odori e presenza di insetti, si raccomanda di non posizionare il composter a meno di 2 m dal confine con il vicinato (salvo presenza di barriere architettoniche o naturali atte a schermare possibili effetti, come ad esempio muri, siepi, etc) e garantire una distanza minima da porte e finestre pari ad almeno 4 metri. Nel caso in cui non sia possibile rispettare le indicazioni sopra menzionate sarà cura dell'utente avvertire, spiegare, rassicurare e ottenere formalmente l'assenso da parte del vicinato interessato.

5. L’impianto di compostaggio va posizionato sul terreno nudo, in luogo preferibilmente all’ombra di siepi o alberi a foglia caduca, in modo da non essere esposto alla radiazione solare diretta d’estate e beneficiare del calore del sole d’inverno.

6. Il materiale compostabile è costituito da: scarti alimentari crudi o cotti di natura vegetale (scarti di verdura e frutta, residui di pasta, fondi di caffè, bustine del tè e tisane), scarti alimentari crudi o cotti di natura animale (carne, pesce, ossa, lische, gusci d’uovo), rifiuti vegetali derivanti dalla manutenzione di vasi da fiori (terriccio, piante secche), giardino e orto (erba, stecchi e legnetti, foglie secche, segatura e trucioli, potature, etc). Per evitare la formazione di marciumi e cattivi odori è bene non esagerare con i residui di origine animale ed in generale scarti molto umidi (carne, pesce e pasta). Con moderazione possono essere inseriti anche scarti di natura cellulosica, quali tovagliolini in carta, pezzetti di carta e cartone. I residui vegetali di piante sempreverdi (magnolia, olivo, leccio, alloro, aghifoglie come pini ed abeti, etc) biodegradano con lentezza, pertanto è consigliabile apportare con moderazione tali materiali mescolando can altri scarti.

7. Nel sistema di compostaggio non devono essere inseriti rifiuti non biodegradabili quali materiali plastici e metallici, vetro, rifiuti pericolosi. Parimenti non devono essere introdotti residui organici trattati con sostanze nocive, come legno verniciato, residui di piante trattate con antiparassitari, etc. È inoltre sconsigliato, per motivi igienici, smaltire lettiere ed escrementi di animali domestici.

8. La frequenza di conferimento dovrebbe essere più alta possibile, comunque mai più bassa di 1 volta a settimana (salvo periodi di assenza). Il livello di riempimento del composter dovrebbe raggiungere almeno i 2/3 della capacità per poi stabilizzarsi. Livelli inferiori possono pregiudicare il corretto svolgimento del processo.

9. Il materiale nel composter va ben distribuito ma mai compattato. La superficie dovrebbe essere quanto più possibile piana ed il materiale ben aderente alle pareti.

10. Onde favorire la velocità del processo, evitare marciumi e apportare il corretto quantitativo di ossigeno, il materiale va selezionato, miscelato e rivoltato. Di norma il rapporto tra scarti freschi ed umidi (scarti domestici di frutta e verdura, scarti vegetali verdi, etc) e quelli secchi (legnetti, paglia, foglie ed erba secche, trucioli e segatura, gusci di frutta secca, etc) è 2 ad 1 in peso. Si consiglia, per comodità, di procedere all’introduzione del materiale nel composter per strati: uno strato di scarti freschi e ricchi umidità di 5-15 cm ed uno di scarti secchi di 2-10 cm, favorendo ogni tanto l’introduzione di uno strato di legnetti in grado di mantenere una struttura aerata. Sminuzzare il materiale accelera il processo e favorisce la distribuzione omogenea all’interno del composter, tuttavia per il motivo sopra esposto è consigliabile lasciare almeno alcuni stecchi e legnetti di dimensioni non inferiori ai 10-15 cm.

11. Poiché può risultare difficoltoso reperire materiale secco in alcuni periodi dell’anno si consiglia di mettere da parte una scorta di foglie secche, stecchi e rametti o trucioli di legno non trattato (facilmente recuperabili dal falegname).

12. È buona norma monitorare, di tanto in tanto, la buona riuscita del processo, verificando le condizioni del materiale sul fondo. In caso di decomposizione parziale dopo lunghi periodi (10 mesi o superiore), per riattivare ed accelerare il processo, ma anche per limitare l’eventuale proliferazione di moscerini, rimescolare il materiale togliendolo dal fondo e reinserendolo in superficie. La stessa pratica, unita ad un incremento dell’apporto di materiale secco e strutturante, risulta utile nell’eventualità di eccessiva umidità rinvenibile sul fondo del composter. Per favorire l’aerazione e la dispersione del vapore acqueo socchiudere il coperchio ed eventualmente aprire il composter.

Carta della qualità del servizio

Ai sensi all’articolo 5 del TQRIF l'Ente Territorialmente Competente approva per ogni singola gestione una carta della qualità del servizio integrato di gestione rifiuti urbani, con obbligo di pubblicazione da parte del Comune a partire dal 01/01/2023.

La carta della qualità del servizio integrato di gestione rifiuti urbani del Comune di Montieri è stata approvata da ATO Toscana Sud con D.A. n.31 del 20/12/2022.